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PRONTO SOCCORSO

La UOS di Pronto Soccorso dell‘Ospedale “Madre Giuseppina Vannini” prevede la raccolta e registrazione sulla cartella informatizzata (GIPSE) dei dati anagrafici personali di tutti i pazienti che vi giungono, con qualsiasi modalità.

Gli operatori del Pronto Soccorso provvedono: alla selezione del codice di triage e all’immediata scelta dello specialista più adeguato al trattamento della patologia principale presentata, sospettata e/o lamentata dal paziente; alla misurazione e all’eventuale stabilizzazione clinica dei parametri vitali; alla raccolta dell‘anamnesi e al successivo esame obiettivo completo; all‘effettuazione di indagini di laboratorio e/o strumentali utili a formulare e confermare la più corretta diagnosi e ad apprestare la migliore terapia sulla patologia rilevata; all‘eventuale ricovero dei pazienti che necessitano di una continuità d’osservazione e di trattamento nei diversi reparti specialistici dell‘Ospedale.

In caso sia necessaria la consulenza specialistica in un centro hub regionale questa viene fornita per via telematica tramite il sistema Advice in cui il consulente può afferire direttamente alle immagini e agli esami ematici che riguardano il motivo della consulenza.

Quando non sia presente nella struttura ospedaliera il reparto specialistico idoneo, essendo stata evidenziata la necessità del ricovero, viene effettuata la ricerca del posto letto presso le altre strutture ospedaliere della città di Roma (talvolta anche nella provincia) verso le quali viene attuato il trasferimento del malato previa comunicazione via fax del posto letto disponibile; alla dimissione dei pazienti che possono essere inviati al domicilio con il rapporto di Pronto Soccorso a loro consegnato ed indirizzato al medico curante con l‘orientamento diagnostico, le indagini eseguite e le terapie somministrate.

La UOS di Pronto Soccorso afferisce alla UOC di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso che dispone anche di posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI).

L‘OBI è una modalità di gestione delle emergenze-urgenze dei pazienti con problemi critici acuti ad alto potenziale di reversibilità. Prevede un‘attività strettamente connessa a quella di Pronto Soccorso con la caratteristica di intensità di utilizzo delle risorse diagnostiche e terapeutiche.

E‘ preposta fondamentalmente:

  • alla osservazione clinica e monitoraggio dei pazienti con quadri clinici non definiti dopo la prima valutazione in Pronto Soccorso, anche al fine di migliorare l‘appropriatezza del ricovero e della dimissione;
  • al trattamento di patologie a basso rischio evolutivo e con possibilità di completa risoluzione a breve termine (es.: colica renale);
  • alla valutazione di patologie a medio/alto rischio evolutivo ma a bassa probabilità di evento (es.: dolore toracico).

La durata dell‘osservazione è variabile da 6 a 24 ore (in situazioni particolari può essere prolungata a 36 ore). Al termine di tale periodo il paziente potrà essere dimesso o ricoverato.

Il ricovero da OBI potrà avvenire anche nella UOS di Medicina d‘Urgenza.

ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

Immediato per i casi urgenti (codici 1 rossi) e secondo la priorità assegnata dal triage per gli altri casi.

PATOLOGIE TRATTATE

I medici di Pronto Soccorso possono avere a che fare con qualsiasi tipo di patologia o disturbo.

Tra quelle per cui i pazienti, di spontanea volontà o trasportati da un’ambulanza, si rivolgono più spesso a un pronto soccorso sono incluse:

  • Dolori toracici di varia origine e natura
  • Scompenso cardiaco
  • Angina instabile
  • Sintomatologie ansiose
  • Infarto del miocardio
  • Ictus
  • Tachicardie e aritmie
  • Traumi
  • Emorragie digestive
  • Dissezione aortica
  • Ostruzione delle vie aeree superiori
  • Malattie infettive acute febbrili (ad esempio influenza)
  • Malattie esantematiche (ad esempio la varicella)

CODICI DI PRIORITÀ

Il ricorso al Pronto Soccorso è riservato a casi gravi e urgenti.

Non è la struttura idonea per approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici, che possono essere adeguatamente gestiti dal medico di famiglia (medico di medicina generale), pediatra di libera scelta o dal medico di guardia medica (medico di continuità assistenziale).

Un uso appropriato e responsabile del Pronto Soccorso da parte del cittadino permette di ridurre i tempi d‘attesa e di garantire una risposta adeguata ai bisogni assistenziali davvero urgenti e non differibili.

I cittadini che giungono al Pronto Soccorso sono accolti da un Infermiere formato ed esperto che, in relazione alla priorità clinico-assistenziale del caso, provvede ad assegnare un codice numerico/colore.

Il codice numerico/colore assegnato dall‘infermiere ha lo scopo di stabilire la priorità di accesso (i codici 1/rossi sono più urgenti, seguono i 2/arancioni, i 3/azzurri poi i 4/verdi e infine i 5/bianchi) e potrà essere diverso da quello attribuito dal medico di Pronto Soccorso al termine della visita e degli esami necessari.

L’accesso ai servizi di Pronto Soccorso è regolato sulla base della gravità del caso.

Il processo assistenziale, basato sull’umanizzazione delle cure, inizia con l’arrivo del paziente in Pronto Soccorso.

Il paziente può accedere al Pronto Soccorso trasportato da un automezzo o deambulando.

Se non è presente una situazione emergenziale, come quella dovuta alla pandemia da Covid-19, sono previsti due percorsi e due ingressi separati e distinti:

  • uno per i pedoni denominato Triage A;
  • uno per gli automezzi denominato Triage B.

L’accesso con automezzo è garantito attraverso una circolazione a senso unico e la via di accesso è protetta ed isolata.

L’accoglienza, l’accettazione nonché il trasferimento sulla barella del Pronto Soccorso del paziente trasportato con automezzo avviene in un locale dedicato e riscaldato.

La presa in carico si realizza nel momento in cui il paziente viene accettato dal personale infermieristico dedicato al triage.

Le modalità di accettazione e presa in carico dei pazienti trasportati dalle ambulanze della rete di emergenza regionale sono definite in un apposito protocollo condiviso tra ARES 118 ed il Pronto Soccorso dell’Ospedale.

La gestione del paziente in emergenza-urgenza per entrambi i percorsi è implementata tenendo conto di specifici protocolli assistenziali e delle procedure operative, elaborate sulla base di linee guida internazionali, in uso presso la UOS di Pronto Soccorso e condivise con le unità operative con le quali si interfaccia la stessa UOS di Pronto Soccorso.

Le linee guida adottate ed i protocolli assistenziali sono consultabili dal personale sanitario direttamente sul sito INTRANET dell’Ospedale.

Tra questi è tra l’altro presente uno specifico protocollo per l’identificazione ed il supporto ai soggetti fragili.

L’accesso al Triage A è regolato dalla Guardia giurata e da Personale non sanitario dedicato con il fine di garantire la privacy dei pazienti.

CODICI NUMERICI/COLORE

CODICE 1 (ROSSO): EMERGENZA accesso immediato

CODICE 2 (ARANCIONE): URGENZA accesso entro 15 minuti

CODICE 3 (AZZURRO): URGENZA DIFFERIBILE accesso entro 60 minuti

CODICE 4 (VERDE): URGENZA MINORE accesso entro 120 minuti

CODICE 5 (BIANCO): NON URGENZA accesso entro 240 minuti

DOCUMENTI UTILI

 Guida ai Servizi della UOS di Pronto Soccorso

INFORMAZIONI
STATO AFFOLAMENTO PRONTO SOCCORSO
UOS di Pronto Soccorso
  • Rosamaria Romeo

  • rosamaria.romeo@figliesancamillo.it

  • Suor Daisy Annathakuzhil

Medici Collaboratori
  • Claudia Alabiso

  • Manuela Arcoria

  • Lorenzo Ariani

  • Sara Cerretti

  • Fabrizio Cinconze

  • Stefano Conte

  • Chiara Cordischi

  • Paola De Vitis

  • Annalisa Di Filippo

  • Pasquale Florio

  • Christian Gracin

  • Jane Lucie Kimani

  • Elisa Malavasi

  • Barbara Mancinelli

  • Danilo Menichelli

  • Lucio Monaco

  • Paolo Nardozi

  • Lia Pecorelli

  • Lorenzo Pietropaolo

  • Lidia Proietti

  • Marta Sabbatini

  • Laura Urbani

NUMERI UTILI
  • 06-24291255